lunedì 23 settembre 2013

Regina Pacis

Io mi chiamo Saajid, e vorrei volare, un giorno.

Siamo in 200, forse 300.. Il sole libico delle 2 è forte, le bastonate della polizia di più. Io avevo ancora un poco di spiccioli con me, per fortuna.
Sono una decina, e vogliono sempre i soldi.

venerdì 6 settembre 2013

Non ho più lacrime

Tu stai zitta, mi fissi, e che puoi fare, taci.
Il sole va facendosi sempre più coperto dalle nubi, oggi credo pioverà.
Allora, hai altro da dire, prima che vada?
Un tuono.
Non ti facevano paura?
Veloce, su, che non ho l'ombrello con me.
Ah, piangi pure, come se fossi stata tu quella a soffrire, brava.
Il cielo borbotta, piove.
É la prima volta che piangi per qualcuno, non è vero?
La pioggia cade fitta dal cielo.
Almeno oggi, è il cielo a piangere per me.

lunedì 2 settembre 2013

Apnea

Inspiro.
Mi rilasso, sciolgo i muscoli delle spalle e del collo.
Espiro.
Chiudo gli occhi, serro e apro i pugni un paio di volte.
Inspiro.

domenica 12 maggio 2013

Caronte


Da lontano riemergo dalle nebbie più fitte e dense della mia dimora, affondo il remo nell'acqua che quasi meglio di me conosco e vado.
Eccolo, o perdute anime, il vostro lume nella sera, eccolo, o miserabili che giungete ogni giorno alla prima riva sempre più, eccolo il vostro ultimo compagno d'avventura che non piange per la fine d'un viaggio!

sabato 20 aprile 2013

Teoria.



Ho sempre vissuto nei margini della mia ombra per non pestare le ombre altrui.
Ho sempre evitato di eclissare qualcuno a costo di eclissare me, ma poco importa.
Ho studiato per anni la società e come scremasse in automatico chi non era abbastanza forte per darvi un contributo, gente come me.
Ma ho elaborato una teoria che voglio condividere col mondo senza dover, nemmeno ora, espormi alla chiara luce.

venerdì 19 aprile 2013

Reset.

Trovarono questa lettera nella sua camera.

Ho ripreso la mia vita da zero tante volte.
A Madrid ero un fioraio, mi ero innamorato di una bella ragazza che ormai veniva quasi tutti i giorni per vedere le mie belle rose. Ah, le mie rose..le invidiavano tutti i fiorai del centro, sempre così fresche e piene di profumo! Chissà, forse le ricordano ancora ora..
Reset.

mercoledì 10 aprile 2013

Paganini non ripete

Paganini era una figura particolare, per la sua epoca, circondato di leggende che lui non smentiva di proposito per mantenere la sua figura di rilievo.
Si dice non provasse mai prima dei concerti, che strisciasse un piede perché quando era in carcere per scontare la condanna da omicida, la palla di ferro al piede gli permetteva di muoversi in quel modo.
Rompeva le corde al violino e suonava solo con una di esse, si diceva potesse tenere il violino al collo senza mantenerlo con la mano, tanto il collo era curvo su un lato.
Si diceva avesse fatto un contratto con Satana..
Ma di Paganini mi colpisce la frase che era solito dire se qualcuno chiedeva il bis. Paganini non ripete mai.
Non è solo Paganini a non ripetere mai.
Ogni nostro sorriso non si ripete mai come quello che segue.
Ogni nostra lacrima non cade come la precedente.

Vattene

Ho la gola secca, via, vattene via.
Invece resti seduta davanti a me.
Vattene.
Non te lo dico, non sono capace nemmeno di chiedertelo.
Lo penso.

domenica 31 marzo 2013

Un pastello e degli occhiali

Ecco, vai, parti, fuggi.
Non dire a nessuno dove vai, non rovinarti la sorpresa.
Chi sei? Dovrebbe partire solo il tuo corpo con la sua mente, non con la mente della persona che vuoi far
finta di essere, devi partire Tu, non l'immagine di te. Tu.

mercoledì 27 marzo 2013

Ascensore

Fanculo l'ipocrisia e chi dice di volerti bene, l'ascensore è più umano di molte persone che conosco.
Fa su e giù senza mai stancarsi, non si lamenta delle culone che vi ci salgono su, ti fa stare per un attimo zitto, troppo in imbarazzo per parlare con chi sta con te in ascensore. Dopo una giornata, l'ascensore ti ammutolisce per quei secondi che bastano a farti sentire un attimo più calmo.
In ascensore ti puoi specchiare e parlottare senza troppi problemi, le pareti non hanno le orecchie.
Una volta rimasi bloccato in ascensore.

giovedì 14 marzo 2013

Non ho mai lasciato uno scritto a metà

La cosa più normale che possa accadere, è lasciare uno scritto a metà e dover andare a dormire per la troppa stanchezza, per chi, come me, scrive di sera.
Ti siedi, le idee iniziano a fluire dalla tua mente alle mani, alla tastiera, a quello schermo che fissi mentre dattilografi. I tasti scandiscono i minuti insieme alle canzoni di Youtube, scrivi, scrivi, ti sembra di scrivere anche bene, scrivi, cancelli, rileggi la frase di prima, scrivi, cancelli, correggi una a di troppo, scrivi..

Non ho mai scritto di giorno

Non ho mai scritto di giorno. Mai. Non ho mai capito perché. Mi trovo così sereno, di sera, figuriamoci quando scrivo, quando mi rilasso completamente..tanto non lavoro io, fanno tutto i miei nervi e le mie mani, io sono passivo di me stesso..Non ho mai scritto di giorno..

Uguali

Speculari, identici, spiccicati, gocce d'acqua..
Sono tanti i sinonimi di "uguali".
Siete uguali, diete identici, siete come due gocce d'acqua.
Odio questi modi di dire.
Io non sono uguale a te e tu non sei uguale a me.

giovedì 7 marzo 2013

Penna

La penna.
Quale comune e semplice strumento. Una penna. Sembra comune quanto qualsiasi altra cosa. Una penna. Blu, nera, rossa..Una penna, semplice.
Adesso prendete quella penna ed unitela al suo mezzo, la carta. Che coppia devastante. Pazzia? Forse. Non mi sono mai reputato molto mentalmente sano, poi chissà.

lunedì 7 gennaio 2013

Perché non riesci più a volare?

L'altro giorno sono andato al mare. Adoro andare a mare, mi piace sentire la sabbia sotto i piedi e sedere sugli scogli vicino al mare.
Ho visto tre gabbiani, uno dei due era nato da poco, era visibilmente più piccolo degli altri due che potevano essere i genitori.

domenica 6 gennaio 2013

La porta aperta

E tu sei per conto tuo, ad ascoltare musica, a rileggere quelle righe che hai scritto, conscio del fatto che il tuo spirito autocritico probabilmente te le farà cancellare o buttare fra le bozze, poi arriva qualcuno che ti chiede qualcosa, metti in pausa per ascoltarlo con attenzione e quando va via e lascia la porta che tenevi chiusa per evitare che il calore del termosifone si disperdesse e la lascia aperta.

Nervi

Nah, del fatto che domani inizi la scuola non me ne frega più di tanto, ciò che mi crea fastidio, che mi innervosisce..no, è inutile che ci provi, non lo so.

venerdì 4 gennaio 2013

Dico sempre le stesse cose!

-Quante volte devo dire di chiudere la finestra quando apri la porta? Dico sempre le stesse cose

Grazie mamma, parlando con mio padre mi hai dato qualcosa su cui scrivere, una cosa che mi porto dentro da molto.
Le parole che usiamo sono sempre quelle, sempre le stesse frasi, nessuno in realtà dice mai qualcosa di differente, è ovvio che tutti dicano sempre le stesse cose, mamma.