domenica 31 marzo 2013

Un pastello e degli occhiali

Ecco, vai, parti, fuggi.
Non dire a nessuno dove vai, non rovinarti la sorpresa.
Chi sei? Dovrebbe partire solo il tuo corpo con la sua mente, non con la mente della persona che vuoi far
finta di essere, devi partire Tu, non l'immagine di te. Tu.

mercoledì 27 marzo 2013

Ascensore

Fanculo l'ipocrisia e chi dice di volerti bene, l'ascensore è più umano di molte persone che conosco.
Fa su e giù senza mai stancarsi, non si lamenta delle culone che vi ci salgono su, ti fa stare per un attimo zitto, troppo in imbarazzo per parlare con chi sta con te in ascensore. Dopo una giornata, l'ascensore ti ammutolisce per quei secondi che bastano a farti sentire un attimo più calmo.
In ascensore ti puoi specchiare e parlottare senza troppi problemi, le pareti non hanno le orecchie.
Una volta rimasi bloccato in ascensore.

giovedì 14 marzo 2013

Non ho mai lasciato uno scritto a metà

La cosa più normale che possa accadere, è lasciare uno scritto a metà e dover andare a dormire per la troppa stanchezza, per chi, come me, scrive di sera.
Ti siedi, le idee iniziano a fluire dalla tua mente alle mani, alla tastiera, a quello schermo che fissi mentre dattilografi. I tasti scandiscono i minuti insieme alle canzoni di Youtube, scrivi, scrivi, ti sembra di scrivere anche bene, scrivi, cancelli, rileggi la frase di prima, scrivi, cancelli, correggi una a di troppo, scrivi..

Non ho mai scritto di giorno

Non ho mai scritto di giorno. Mai. Non ho mai capito perché. Mi trovo così sereno, di sera, figuriamoci quando scrivo, quando mi rilasso completamente..tanto non lavoro io, fanno tutto i miei nervi e le mie mani, io sono passivo di me stesso..Non ho mai scritto di giorno..

Uguali

Speculari, identici, spiccicati, gocce d'acqua..
Sono tanti i sinonimi di "uguali".
Siete uguali, diete identici, siete come due gocce d'acqua.
Odio questi modi di dire.
Io non sono uguale a te e tu non sei uguale a me.

giovedì 7 marzo 2013

Penna

La penna.
Quale comune e semplice strumento. Una penna. Sembra comune quanto qualsiasi altra cosa. Una penna. Blu, nera, rossa..Una penna, semplice.
Adesso prendete quella penna ed unitela al suo mezzo, la carta. Che coppia devastante. Pazzia? Forse. Non mi sono mai reputato molto mentalmente sano, poi chissà.