domenica 27 aprile 2014

Marea

Successe che, mettendo in fila un piede davanti all'altro, si ritrovò davanti allo specchio del salotto. Lo specchio dominava l’enorme stanza di quella vecchia casa, sia per età che per maestosità.
Era l’oggetto che meglio rappresenta l’idea di barocco con tutti quegli intarsi, lo sfavillante legno dorato…
Due grandi finestre lasciavano che le prime luci del mattino entrassero in quella stanza per illuminare le foto sbiadite di un’altra età e i mobili di legno ormai provati dal tempo. Anche la carta da parati verde oliva e dorata godeva di quelle luci, peccato però che Alessandro avesse deciso che non avrebbe  avuto ancora vita lunga, fino a quando ci fosse stato lui in quella casa.
Lo spirito combattivo e la calma, l’angoscia e la serenità, la voglia di urlare e il senso di pace con tutto…
Lo specchio restituiva però, dell’immagine interiore di Alessandro, solo lo spettacolo d’un trentenne assonnato che fissava il suo riflesso cercando di riconoscersi sotto quei capelli scompigliati e dietro quello sguardo assente.